1740 lastre fotografiche che ritraggono il Salento arcaico e le sue trasformazioni, opera del “fotografo in bicicletta” Giuseppe Palumbo, realizzate dal 1907 al 1959 e rimaste dimenticate per sessant’anni trovano finalmente nuova luce.
Una mostra che riscopre il Sud Italia dei primi del Novecento e lo racconta in chiave contemporanea.
Attraverso un allestimento site specific, ridisegnato sugli spazi del museo capitolino, Visioni del Sud “mette in scena” il Salento tra il 1907 e il 1959, trasformando la maestosa Sala delle Regioni in una grande piazza allestita a festa con una suggestiva installazione fatta di luminarie, prodotte dalla storica ditta salentina Parisi Luminarie, che rappresentano il cuore della mostra.
Reduce dal successo dell'esposizione a Otranto, questa mostra-laboratorio itinerante promossa da Istituto di Culture Mediterranee (ICM), Cinema del reale, OfficinaVisioni, Big Sur, curata da Paolo Pisanelli e Francesco Maggiore arriva nella Capitale grazie all’impegno dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e del Museo delle Civiltà per far conoscere e valorizzare in modo originale e sperimentale l’archivio fotografico di Giuseppe Palumbo, grande intellettuale e studioso di inizi Novecento, autore di una collezione di oltre 1700 immagini, ecologista ante litteram, esploratore e appassionato del patrimonio preistorico salentino.
progettazione e allestimento