Cose (in)visibili è un progetto di co-creazione artistica ideato e realizzato da Big Sur, nell’ambito di UCREATE, progetto finanziato dall’Unione Europea, realizzato in collaborazione con i partner internazionali International Yehudi Menuhin Foundation (Bruxelles), HANGAR (Lisbona), MUS-E Magyarország (Budapest), in collaborazione con il Castello Volante e La Festa di Cinema del reale.
Si è svolto nell’arco del biennio 2021-2022 ed ha coinvolto un gruppo di giovani artist* pugliesi impegnat* in un lavoro di co-creazione insieme alla comunità̀ locale di Corigliano d’Otranto, per scoprire le storie nascoste di luoghi e persone del territorio. La prima fase di residenza artistica (Luglio 2021) è stata curata dall’artista visiva e fotografa Alessia Rollo, che ha condotto l* giovani artist* in una ricerca attorno alla parola “Invisibile” e ad una prima esplorazione del contesto e della comunità locale; la seconda fase (Aprile 2022) – condotta dagli artisti Paolo Pisanelli e Francesco Maggiore - ha visto l* artist* condurre dei workshop sulla base della loro ricerca e pratica artistica, rivolti a gruppi di persone incontrati durante i precedenti mesi di lavoro; l’ultima fase (Luglio 2022) è stata quella di presentazione delle opere dell* artist*, allestite all’interno del Castello di Corigliano d’Otranto, durante un evento di anteprima della Festa di Cinema del reale e dell’irreale 2022.
UCREATE mette al centro del suo progetto le arti visive e performative come leva per promuovere il dialogo interculturale, la coesione sociale e l’appartenenza a una società europea inclusiva.
(In)visible Things is an artistic co-creation project created by Big Sur, within the framework of UCREATE, a project funded by the European Union, carried out in collaboration with the international partners International Yehudi Menuhin Foundation (Brussels), HANGAR ( Lisbon), MUS-E Magyarország (Budapest), in collaboration with Castello Volante and La Festa di Cinema del reale. It took place over two-years (2021-2022) and involved a group of young Apulian artists engaged in co-creation work together with the local community of Corigliano d’Otranto, to discover the hidden stories of places and people in the area. The first phase of the artistic residency (July 2021) was curated by the visual artist and photographer Alessia Rollo, who led the young artists in a research around the word “Invisible” and a first exploration of the context and of the local community; the second phase (April 2022) - conducted by the artists Paolo Pisanelli and Francesco Maggiore - saw the artists leading workshops based on their research and artistic practice, aimed at groups of people met during the previous months of work; the last phase (July 2022) was the presentation of the artists’ works, set up inside Castello Volante of Corigliano d’Otranto, during a preview event of La Festa di Cinema del reale e dell’irreale 2022. UCREATE is a training program to build capacity to strenghten competitiveness in European cultural and creative sectors, and facilitate intercultural dialogue and social integration. This project aims to facililate state-of-the-art guidelines for artistic co-creation, thus becoming a launching platform for new artists and cultural organisations.
Il tessuto sociale della vita pubblica di Corigliano d’Otranto è caratterizzato prevalentemente da uomini: aggregarsi è un’azione casuale, uno stare in determinati luoghi che definiscono sé stessi e anche l’altro. Abbiamo invitato i frequentatori del Bar Lux a giocare a carte con noi, anzi a scegliere loro stessi chi sarebbe stato il quarto per la partita. E così con un pretesto tanto semplice il nostro gruppo formato da donne e persone queer è riuscito ad esplorare e catturare luoghi, persone e storie.
Le storie che ci sono state raccontate hanno le più svariate partenze, ma finiscono tutte nella speranza tranquilla di riuscire a far scorrere il tempo in compagnia. Tante e dai molteplici significati, le narrazioni che abbiamo incontrato ci hanno portato a riflettere su quale sia la relazione fra luogo e persona, nello specifico fra Corigliano ed i suoi abitanti. Abbiamo così cominciato ad estrapolare e sintetizzare forme, simboli e fonemi con i quali astrarre e sintetizzare gli araldi principali (donna, cavallo, re).
Abbiamo chiesto al pubblico di immergersi dal vivo nell’esperimento. Circondatə da fotografie e dalle tavole degli araldi di Corigliano lo scopo è stato giocare in prima persona, esplorare ed esplorarsi in un dialogo dalle forme leggere a cui noi stessə prenderemo parte.
L’invito è quindi quello di prendere posto al nostro tavolo, di ascoltare le narrazioni raccolte, di crearne di nuove e magari di “vincere” questa partita fatta di scambi.
The social fabric of public life in Corigliano d’Otranto is mainly characterized by men: getting together is a casual action, staying in certain places that define oneself and also the other. We have tried to break the goliardic shield that hides and mitigates the emotional and anthropological-social contents that the country’s social actors unconsciously express. Our “trojan horse” was as simple as it was effective. We invited the visitors of the Bar Lux to play cards with us, or rather to choose for themselves who would be the fourth for the game. And so with such a simple pretext our group of queer women and people was able to explore and capture places, people and stories.
The stories that have been told to us have the most varied departures, but they all end in the quiet hope of being able to pass the time in company. Many and with multiple meanings, the stories we encountered led us to reflect on the relationship between place and person, specifically between Corigliano and its inhabitants. We thus began to extrapolate and synthesize forms, symbols and phonemes with which to abstract and synthesize the main heralds (woman, horse, king).
What we ask the public is to immerse themselves in the experiment live. Surrounded by photographs and tables of Corigliano’s heralds, the aim will be to play in the first person, explore and explore oneself in a dialogue with light forms in which we ourselves will take part.
The invitation is therefore to take a seat at our table, to listen to the collected narratives, to create new ones and perhaps to “win” this match made up of exchanges.
Sono stata una cercante. Dal lat. Tardo cĭrcare «andare intorno», der. di circa «intorno».
Adoperarsi per trovare o ritrovare cosa o persona. Ho passeggiato lungo il corpo della città, cos’è un corpo? Dove finisce il tuo? Da quanto tempo ti sposti? Da dove vieni?
Ho ascoltato racconti non sempre belli parlare di te, non avevo parole per difenderti. Ho continuato a cercare, ho pensato tutto il tempo che tu non fossi solo quello. Ho ascoltato i tuoi segnali, i tuoi dispetti, ho atteso per vederti visibile.
I’ve been a seeker. From Tardo cĭrcare: «to go around».
Strive to find a thing or person. I walked along the body of the city, what is a body? Where does your body end up? How long have you been traveling? Where are you from? I haven’t always listened beautiful stories about you, I had no words to defend you. I kept looking, I thought all the time that you weren’t just that. I listened to your signals, your spite, I waited to see you, visible.
Prima di fare fuoco è un’installazione audio-visiva pensata per uno spazio ottagonale.
Su quattro pareti sono appesi altrettanti dipinti: presentano in forma di allegoria le virtù legate ai santi che sono raffigurati sulle quattro torri del Castello de’Monti di Corigliano d’Otranto.
Tre musicassette inserite in dei lettori possono essere attivate a piacimento dai visitatori.
Lo spazio si colora così di un paesaggio sonoro frutto dell’orchestrazione casuale dei suoni che l’artista ha registrato e passato su nastro durante il periodo di residenza.
Prima di fare fuoco is an installation of audio and image designed for an octagonal space. Four paintings hang on the walls: they comment on the allegories related to the saints carved on the towers of the castle. The cassettes can be activated at will by the users, it will be possible to experience the effects - harmonies and failures - of a random orchestration of the sounds that the artist recorded and played on tape during the residency period. Caterina Dufì (Vipera) conducts her research through different artistic forms: from music, to performative practices, to visual art, fielding what is useful so that an expressive need - which is primary - finds completeness, clarity, balance.
Corigliano d’Otranto diventa luogo ideale per un percorso di riscoperta di spazi non citati dalla storia. Una natura selvaggia e incontrollata, da sempre tenuta fuori, si riappropria di case, vicoli e anfratti.
La città perde l’originaria funzione di difesa dall’esterno, lasciandosi invadere da creature selvatiche non sempre ben viste, ma innocue. Questi animali serpeggiano lungo le vie principali della città, occupando dieci delle tante abitazioni abbandonate nel borgo, risvegliando memorie di vite legate alla vicina campagna. Serpenti che sperano di entrare a far parte della vita quotidiana del paese per donargli un nuovo selvatico respiro.
Corigliano d’Otranto becomes the ideal place for a journey of rediscovery of spaces not mentioned in history. A wild and uncontrolled nature, always kept out, takes possession of houses, alleys and ravines. The city loses its original function of defense from the outside, allowing itself to be invaded by wild creatures that are not always well seen, but harmless. These animals meander along the main streets of the city, occupying ten of the many abandoned houses in the village, awakening memories of lives linked to the nearby countryside. Snakes that hope to become part of the country’s daily life to give it a new wild breath.
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